Introduzione
Lo scopo della valutazione dei bisogni individuali è definire quali misure supportino l’interesse superiore del bambino. La valutazione dovrebbe essere eseguita da un team multidisciplinare in cooperazione con il tutore e con la partecipazione di terzi. Il team potrebbe comprendere professionisti sanitari, servizi di tutela dei minori o operatori sociali, psicologi per l’infanzia, operatori di strutture ricettive e insegnanti.
I bambini sono a rischio di abusi, violenze e sfruttamento, soprattutto i minori non accompagnati. Parte del compito del tutore è valutare questi rischi e prevenire abusi, violenze e sfruttamento scegliendo misure di protezione adeguate. Osservando i bambini e le circostanze in cui si trovano, farete uso della vostra esperienza e logica per valutare i rischi. Sono state preparate delle liste di controllo per aiutarvi a non perdere di vista il quadro generale e assicurare che nessun segnale sia tralasciato o mal interpretato.
Informazioni
Sulla base della valutazione delle esigenze, il tutore dovrebbe elaborare un piano personale per il minore.
Il piano dovrebbe tenere conto di eventuali esperienze traumatiche alle quali il minore potrebbe essere stato esposto. Dovrebbe tenere in adeguata considerazione le opinioni del minore. Il minore dovrebbe partecipare all’elaborazione del piano, secondo la sua età e maturità. È compito del tutore facilitare la partecipazione del minore fornendogli informazioni adeguate e assicurando che le sue opinioni siano ascoltate e ricevano la giusta considerazione. In ogni caso, il piano dovrebbe essere discusso con il minore e questi dovrebbe dare il suo consenso. Sebbene la valutazione delle esigenze del minore debba cominciare dal momento in cui viene nominato un tutore, il piano personale dovrebbe essere elaborato soltanto dopo che il tutore abbia acquisito una buona conoscenza delle esigenze e dei desideri del minore. Il piano dovrebbe essere periodicamente riesaminato e aggiornato.
Un piano personale dovrebbe contenere almeno i seguenti elementi fondamentali:
- disposizioni in materia di accoglienza;
- misure di sicurezza e protezione;
- relazione con i genitori;
- consulenza sociale e psicologica e accesso ai servizi di igiene mentale;
- offerta di assistenza sanitaria e cure mediche;
- consulenza legale e rappresentanza legale;
- istruzione, compresa la formazione linguistica;
- condizione di migrante ed esigenze di protezione internazionale.
Formazione e strumenti
Strumento: lista di controllo dei possibili interventi del tutore in relazione alla sicurezza del minore
- Informare il minore in merito alle misure di protezione disponibili che possono essere adottate.
- Richiedere una valutazione dei rischi per il minore.
- Partecipare attivamente al processo di valutazione dei rischi insieme con i rappresentanti di altre autorità competenti, i funzionari delle autorità di contrasto e il rappresentante legale del minore.
- Valutare periodicamente il rischio di scomparsa del minore dal centro di accoglienza.
- Assicurare che le opinioni del minore siano ascoltate e ricevano la giusta considerazione, secondo la sua età e maturità.
- Informare le autorità competenti della disponibilità di nuove informazioni riguardanti la sicurezza del minore che possono comportare una modifica delle misure di protezione adottate.
- Richiedere che la valutazione dei rischi sia riesaminata e documentata, qualora emergano nuove informazioni che possono comportare misure diverse o supplementari.
- Assicurare che, in caso di scomparsa del minore, le autorità competenti ne ricevano comunicazione immediata e si attivino per rintracciarlo.
- Quando le vittime sono cittadini di paesi terzi, ricordare periodicamente alle autorità interessate di non condividere informazioni sullo status del minore quale vittima della tratta con le autorità del paese d’origine prima di aver completato la valutazione dei rischi.
Strumento per i bisogni individuali: il modello BIC e le condizioni per lo sviluppo
Il professore olandese Kalverboer ha sviluppato il modello BIC (Best Interest of the Child), che specifica 14 condizioni per un buono sviluppo. L’ipotesi principale è che se tutte le condizioni sono soddisfatte, è garantito uno sviluppo favorevole del bambino e si può parlare di sicurezza. Il modello BIC è la base per elaborare le valutazioni pedagogiche al “Centro studi per minori, migrazione e legge” all’Università di Groningen. Aiuta a sottolineare la qualità dell’ambiente educativo del minore e a paragonarla con situazioni alternative. Prendere decisioni in favore dell’ambiente con la qualità più alta fornisce ai minori migliori opportunità, ed è nel loro interesse. Il modello BIC è stato adattato per i minori non accompagnati e può essere trovato qui.
Strumento per i bisogni individuali: questionario sulle capacità e sulle difficoltà (SDQ)
Il Questionario sulle capacità e sulle difficoltà è una breve lista di controllo per misurare i problemi psicologici e le capacità dei bambini di età tra i 2 e i 17 anni. Esistono diverse versioni: una per gli insegnanti, una per i genitori e una per i bambini. Il centro di competenza all’Università di Groningen in Olanda ha avuto buoni risultati utilizzando la lista SDQ per i bambini rifugiati. Il questionario è semplice da compilare ed è disponibile in molte lingue. È possibile trovarlo qui.
Strumenti di analisi per i bambini non accompagnati richiedenti asilo
Un progetto olandese di ricerca longitudinale (2001-2004) ha determinato il livello di sofferenza psicologica dei minori non accompagnati, il loro bisogno di assistenza alla salute mentale, la disponibilità di tale assistenza per questo gruppo e, infine, la connessione tra tutti questi fattori. I risultati di questa ricerca forniscono indicazioni su come l’accessibilità all’assistenza mentale professionale possa essere migliorata per i bambini non accompagnati. L’obiettivo secondario del progetto era convalidare e standardizzare gli strumenti di analisi per questo gruppo. Gli strumenti sono idonei per creare un rapido inventario dei sintomi sperimentati dai bambini e dagli adolescenti rifugiati. È possibile trovarli qui.
Linee guida per valutare il rischio di suicidio
In Olanda Nidos ha sviluppato delle linee guida per valutare il rischio di suicidio. Queste linee guida sono basate su quelle di Ad Kerkhof, professore olandese di psicologia clinica, psicopatologia e prevenzione suicidi. Il materiale è disponibile qui.
Segnali di traffico di esseri umani
Nidos ha anche approntato una lista con segnali “gravi” e “lievi” di traffico di esseri umani, basata sulla letteratura e sulle esperienze. Tale lista è utile durante il primo incontro con il minore, e in qualsiasi altro momento durante la tutela in cui si debbano decidere misure di protezione appropriate, come ad esempio spostare il bambino in un rifugio protetto. La lista è disponibile a pagina 34 del manuale ALFACA.
Misure per identificare e proteggere i bambini che potrebbero essere vittime di tratta
Nel Regno Unito, ECPAT descrive in “Lighting the way” (2017) le misure da adottare da parte di avvocati e tutori per identificare meglio e proteggere i bambini che potrebbero essere vittime di tratta. Si tratta di una guida pratica per professionisti e autorità per migliorare l’assistenza a questi bambini. La guida è disponibile qui.
Guida per la determinazione del superiore interesse del bambino
Le Linee guida dell’UNHCR sulla determinazione del superiore interesse del bambino‘ (2008) e il Manuale operativo dell’UNHCR per l’implementazione delle linee guida sulla determinazione dell’interesse superiore del bambino, ad opera dell’UNHCR e dell’International Rescue Committee‘ (2011), forniscono una guida completa per le autorità responsabili e i professionisti coinvolti nel processo decisionale e spiegano come mettere in pratica i principi del superiore interesse nel momento in cui si identificano e implementano soluzioni a lungo termine per i bambini non accompagnati. Entrambi descrivono come utilizzare i modelli BIA e BID.
Strumento per la guida dei bambini eritrei non accompagnati in Olanda
Nel 2018 il progetto Dutch Veerkracht (resilienza), istituito da Nidos e da Arq Psychotrauma Expert Group e gestito come parte del programma olandese AMIF (Asilo, Migrazione, Fondo per l’Integrazione), ha sviluppato dell’utile materiale (in olandese) sulla guida dei bambini eritrei non accompagnati. Sono presenti informazioni, spunti, consigli concreti e strumenti per supportare la resilienza dei bambini non accompagnati.
Formazione: massive Online Open Course for Children on the Move (MOOC4CoM)
Il Centre for Excellence for Looked After Children in Scozia (CELCIS), presso l’università di Strathclyde di Glasgow, insieme al FXB Center for Health and Human Rights dell’università di Harvard e altri partner, dal 2019 offre un corso online aperto. La formazione aiuterà i professionisti ad avere un approccio a “non far del male” e che sia nell’interesse superiore del bambino, proteggendolo dalla violenza attraverso strumenti di assistenza appropriati in linea con gli standard internazionali. Il MOOC mira ad aumentare le conoscenze dei professionisti impegnati in prima linea e a supportare pratiche migliori man mano che essi prendono decisioni riguardo all’assistenza e all’interesse superiore dei bambini migranti. Maggiori informazioni qui.
Linee guida sulla protezione dei bambini dalla violenza
Nel 2009 il Consiglio d’Europa ha emanato le Linee Guida per la definizione di strategie nazionali integrate di protezione dei bambini dalla violenza. Sono disponibili qui.
Guida per la prevenzione e la risposta alla scomparsa di minori non accompagnati
Il manuale del progetto SUMMIT (2016) descrive come prevenire e rispondere alla scomparsa dei bambini non accompagnati. Fornisce anche modelli pratici e liste di controllo. E’ disponibilequi.
Buone pratiche
Germania: permesso prima di viaggiare
JSN, l’organizzazione che fornisce tutela ai bambini non accompagnati nella regione del Süd-Niedersachsen (Bassa Sassonia del Sud), ha creato una procedura per la sicurezza dei minori al fine di proteggerli dai trafficanti quando vogliono viaggiare.
Un tutore o un operatore sociale compila, prima di dare il permesso di viaggiare, un modulo insieme al bambino, annotando nome, indirizzo e telefono della persona che il minore vuole visitare. Il tutore o operatore deve contattare la persona e verificare l’indirizzo. Gli Uffici assistenza giovanile di diverse città cooperano in questa procedura per evitare il traffico di essere umani. Il modulo è disponibile qui.
Scozia
Il Servizio Tutela scozzese è un progetto gestito dal Consiglio Scozzese per i Rifugiati in cooperazione con Aberlour Childcare Trust, entrambi esperti nel proprio campo. Il servizio offre supporto faccia a faccia e sostegno per tutti i bambini separati che si siano resi noti alle autorità in Scozia. Supporta inoltre le autorità locali e le agenzie esterne fornendo informazioni, consigli e consulenza riguardo ai minori durante il processo di asilo e d’immigrazione. Lo scopo generale di questo servizio è migliorare l’esperienza dei bambini separati e la comprensione dei processi d’immigrazione e d’assistenza, e assicurare che i minori ricevano servizi appropriati per i loro bisogni e diritti. Il Servizio Tutela ha elaborato un manuale di formazione con un’utile griglia per mappare i campi chiave che possono impattare sulla resilienza dei bambini. Questo strumento può aiutare a identificare i punti di forza e a sviluppare le aree più deboli nella vita del bambino. La griglia è disponibile a pagina 19 del Manuale di formazione.