Gestione dello stress

Questa parte della guida tratta l’importanza di trovare il giusto equilibrio nel vostro compito tra fonti di stress e di energia. Vi fornisce inoltre utili consigli su come farlo.

  • Informazioni

    In generale, è importante che il lavoro offra un buon equilibro tra investimenti (tempo, sforzo, esperienza) e introiti (salario, significatività/utilità, piacere, conoscenze acquisite). Il lavoro è stressante, ma anche stimolante. Potrebbe essere noioso a volte, ma consente anche lo sviluppo personale. Probabilmente avete scelto un lavoro nel sociale per una buona ragione. Potrebbe essere una buona idea fare una riflessione: ciò che consideravate importanti una volta rappresenta ancora una gran parte del vostro lavoro? Ne ricavate sufficiente soddisfazione?

    Se iniziate a sentirvi soli come tutori o operatori sociali, mettetevi in contatto con un collega appena possibile. Condividere le informazioni con i colleghi è importante per assicurare continuità nella consulenza al bambino, e ad assicurare che alcuni compiti siano svolti in modo efficace. Significa anche che il vostro lavoro può essere trasferito a qualcun altro, se necessario.

    All’interno della squadra bisognerebbe sempre creare opportunità per parlare dei problemi che incontrate. Programmate regolarmente momenti di condivisione e supervisione. Assicuratevi che i colleghi parlino del proprio lavoro, ad esempio effettuando un breve giro di “come stai?” agli incontri. È importante assicurare che ci sia tempo per tutti i problemi che i colleghi sollevano, che siano di tipo pratico o emotivo; tuttavia condividere i temi in questo modo non dovrebbe essere obbligatorio. Parlare ampiamente delle vostre emozioni, se vi sentite a disagio nel farlo non è assolutamente di aiuto. Se notate che un collega sta passando un periodo difficile, cercate di supportarlo. Potete farlo offrendovi di svolgere qualche compito. A volte le persone hanno difficoltà a lasciarsi andare, mentre ciò che in realtà desiderano è che un po’ del loro lavoro sia svolto da qualcun altro. In questi casi essere più diretti aiuta, suggerendo esattamente come e quando potreste fare qualcosa per loro.

    Se non c’è il corretto equilibrio nel vostro lavoro tra fonti di stress e fonti di energia il vostro comportamento potrebbe risentirne. Ecco alcuni esempi che indicano che potreste essere stressati:

    Nella vostra vita privata:

    • Difficoltà di concentrazione o dimenticanze
    • Problemi del sonno
    • Preoccupazione eccessiva
    • Diminuzione delle attività sociali
    • Frequente sensazione di stanchezza e mancanza di energie

     

    Nella vita professionale:

    • Difficoltà nello stabilire dei limiti
    • Diventare cinici o insensibili
    • Il lavoro necessita più tempo e fatica rispetto al passato
    • Critiche eccessive verso se stessi e verso gli altri
    • Difficoltà a chiedere aiuto e supporto

     

    Se state vivendo sensazioni come queste, potreste considerare il consiglio all’inizio di questa sezione. Se i sintomi sono ricorrenti, dovreste cercare aiuto1.

    Infine, se agite per conto dell’organizzazione, parlate regolarmente con il vostro manager e con il vostro gruppo riguardo a come state professionalmente e privatamente. Accertatevi di sapere sempre da chi andare per suggerimenti o aiuto.

  • Formazione e strumenti

    Strumento: SPARK

    Lo strumento SPARK è una valutazione di auto-riflessione per chi lavora nell’ambito della protezione dei minori, supportandoli mentre elaborano un piano di cura di sé. Anche se è stato pensato per i professionisti e per i servizi sociali e di protezione dei bambini, si può utilizzare anche in altri settori. Potete trovarlo qui.

  • Buone pratiche

    Grecia: prevenire il sovraccarico

    I membri della rete di tutori di METAdrasi mettono in atto quanto segue per prevenire il sovraccarico:

    • Ogni membro è autorizzato a tutelare i diritti individuali, sociali e legali di massimo 10-11 bambini.
    • Il project manager ha incontri sistematici personali e di gruppo con i tutori.
    • C’è un sistema di supervisione individuale e di gruppo dei tutori tramite gli psicologi.
    • Ogni membro della rete è supportato da un altro membro che agisce come “controparte”.
    • Incontri di gruppo con il project manager
    • Supervisione
    • Gestione del tempo
    • Cura di sé
    • Esercizio fisico
    • Gestione dello stress

     
    Germania: incontri dei gruppi di lavoro

    Esistono diversi tipi di tutori nella Bassa Sassonia, dove Jugendhilfe Süd- Niedersachsen è responsabile per la tutela. JSN è un’istituzione di tutela con proprio personale, ma anche i comuni hanno dei tutori. Per far sì che questi tutori siano in contatto e possano imparare gli uni dagli altri e aiutarsi a vicenda, c’è un gruppo di lavoro apposito. Durante le riunioni del gruppo, i tutori creano dei template (metodi) per il lavoro quotidiano mentre condividono informazioni e conoscenze.

    I tutori di JSN lavorano in squadra, in modo da supportarsi a vicenda. Vengono organizzate riunioni e consultazioni sui casi e, se necessario, si fanno delle valutazioni sulla protezione dei bambini. I tutori di JSN partecipano anche a workshop e formazione a livello nazionale. Oltre all’intervisione, i tutori di JSN sono supervisionati da un professionista esterno. Il compito del supervisore è parlare riguardo ai problemi del caso, personali o del team, ed aiutare i tutori a trovare una soluzione.

    Olanda: supporto per i tutori

    Nidos fornisce formazione, supervisione e intervisione ai tutori. Essi possono anche chiedere di discutere i casi individuali difficili nel proprio “piccolo” team, e possono consultare un helpdesk di Nidos per il supporto psicologico e legale per i bambini.