Lavorare con gli interpreti

Molti minori non accompagnati parlano e capiscono un po’ d’inglese o un po’ della lingua del paese ospite. Tuttavia, se il bambino non padroneggia ancora la lingua del paese accogliente, avere una vera e propria conversazione è spesso piuttosto difficile e potrebbero andare perse informazioni importanti. Avvalersi di un interprete professionista è perciò necessario in queste situazioni.

Come tutori, spetta a voi decidere se servirvi dell’interprete, preferibilmente insieme al bambino coinvolto. A volte i minori rifiutano l’interprete perché non si fidano dei propri compatrioti o sentono che il loro livello in quella lingua è sufficiente. Potete spiegare loro che è importante che la conversazione si svolga in modo fluido e senza fraintendimenti, e che gli interpreti devono per legge garantire la riservatezza. Spesso i minori approvano l’interprete dopo che si è fatta menzione di questi aspetti.

  • Informazioni

    Può essere necessario informare l’interprete preventivamente del contenuto e dell’obiettivo della conversazione. Tuttavia, a volte è possibile che non si abbia tempo per questo e che non vogliate che si formi una sorta di alleanza tra voi e l’interprete. È perciò saggio informare l’interprete in presenza del bambino, e chiedergli di tradurre anche questo. L’obiettivo di queste informazioni non è raccontare all’interprete come stia procedendo il bambino, o dare qualsiasi tipo di giudizio. Mantenetevi perciò neutrali!

    È importante servirsi d’interpreti competenti e imparziali. Ricordate che non è una buona idea avvalersi di qualcuno che ha un conflitto d’interessi con il bambino. Per esempio, non lasciate mai fare da interpreti agli affidatari se la conversazione riguarda un conflitto tra essi e il minore.

    Tenete a mente quanto segue durante la conversazione con l’interprete:

    • Gli interpreti non sono in grado di tradurre tutto ciò che voi e il bambino dite, parola per parola. Alcune parole non esistono nemmeno in altre lingue.
    • Gli interpreti si limitano a tradurre, e le parole sono solo una parte della comunicazione. Perciò prestate attenzione alla comunicazione non verbale, e cercate di scoprire se ci sono altre informazioni importanti. Menzionate questi aspetti non verbali quando vi servite di un interprete al telefono: spiegate chi è presente nella stanza e riferite ciò che accade all’interprete.
    • Le frasi non devono essere troppo lunghe per permettere all’interprete di ricordare tutto ciò che dite.
    • Parlate al bambino, non all’interprete, e formulate domande chiare e dirette. Quindi non: “Potrebbe chiedere al bambino se ha contattato i suoi genitori?”, ma: “Hai contattato i tuoi genitori?”. Evitate frasi difficili e spiegate la terminologia anche all’interprete.
    • Se l’interprete prende troppa iniziativa, fateglielo presente.
    • Se ci sono più partecipanti nella conversazione, chiarite ogni volta a chi vi rivolgete. Il modo in cui parlare agli uomini o alle donne varia in molte lingue, e un interprete che lavori al telefono non può vedere la persona cui vi rivolgete.
  • Formazione e strumenti

    Informazioni ed esempi nel lavoro con gli interpreti

    Il progetto CONNECT (2014) ha sviluppato la guida “Standards to ensure that unaccompanied migrant children are able to fully participate”, ovvero standard per assicurare la piena partecipazione dei bambini migranti non accompagnati, per assistere gli attori giuridici nei procedimenti legali e giudiziari. Sono compresi standard per il personale che lavora con i minori non accompagnati. Lo standard tre tratta il servizio degli interpreti e include alcuni esempi di pratiche degne di nota. È disponibile qui.

    Informazioni sui colloqui con i bambini con l’interprete

    Il report dell’UNHCR “The Heart of the Matter: Assessing Credibility when Children Apply for Asylum in the European Union” mira a valutare la credibilità dei reclami dei minori in modo equo, obiettivo e coerente. Il capitolo 5 fornisce informazioni su cosa ci si aspetti dall’interprete e in particolare dal compito delicato di interpretare un minore. A pagina 129 è descritto il ruolo del tutore in questo senso. Il report è disponibile qui.

    Conversare tramite un interprete: una breve guida

    Il Consiglio Nazionale Svedese della Salute ha pubblicato un breve opuscolo sui colloqui con l’interprete. È disponibile in inglese e in molte altre lingue (cliccate sulla versione desiderata e scegliete “ladda ner” per scaricare il pdf).

    Principi guida per lavorare con gli interpreti

    Il Servizio Tutela scozzese ha elaborato un Manuale nel 2013 che include nell’appendice 5 utili principi guida per lavorare con gli interpreti (pp. 95-99).

    Informazioni sul servizio dell’interprete

    Il governo croato ha adottato un nuovo Protocollo per il trattamento dei bambini non accompagnati. Il protocollo definisce nel dettaglio gli obblighi dei partecipanti, il flusso di lavoro e le scadenze per agire. All’inizio del 2019 saranno disponibili informazioni (in croato) su questo tema qui.

    Cooperazione con l’interprete per l’assistenza sanitaria mentale

    Il manuale PALOMA è un fascicolo informativo approfondito (in finlandese) sulle risorse e sui fattori di rischio rilevanti per la salute mentale. Il libro ha una sezione a pagina 131 che riguarda il lavoro con gli interpreti.

  • Buone pratiche

    Croazia: uso obbligatorio degli interpreti

    Secondo il Protocollo per il trattamento dei bambini non accompagnati menzionato in precedenza, la polizia in Croazia è obbligata a servirsi di un interprete durante l’identificazione, le valutazioni iniziali dei bisogni da parte di un operatore sociale, e la procedura di protezione internazionale. Per tutte le altre procedure è il centro di previdenza sociale che provvede all’interprete.

    Olanda: contratto con i fornitori dell’interprete o del traduttore

    Nidos, l’istituzione nazionale di tutela per i minori non accompagnati in Olanda, ha un contratto con un fornitore d’interpreti e traduttori per avvalersi dei loro servizi. Ogni tutore può richiedere un interprete se necessario. Il fornitore offre sia servizi d’interpretariato ad hoc per telefono che servizi prenotati in anticipo (al telefono o sul posto).